Come funziona una sigaretta elettronica

La missione della sigaretta elettronica è quella di fornire ai tabagisti un’alternativa meno dannosa.

Circa il 95% dei danni in meno rispetto ad una sigaretta tradizionale.

La riduzione del danno non è nei confronti della nicotina (presente in piccole quantità nelle sigarette) ma alle 4000 sostanze nocive come catrame, monossido di carbonio e tutte le altre sostanze tossiche e cancerogene contenute all’interno delle sigarette classiche.

Spesso si crea molta confusione tra sigaretta elettronica e riscaldatori di tabacco. Infatti puoi vedere le differenze tra le due in quest'ultimo post QUI.

Come funziona una sigaretta elettronica: dal liquido al vapore.

Le sigarette elettroniche o vaporizzatore personale può avere varie forme e dimensioni, ma il principio del funzionamento che accomuna tutti i dispositivi è quello relativo al processo di trasformazione del liquido in vapore.

Questo avviene all'interno della camera di vaporizzazione del dispositivi, dove risiede una resistenza elettronica, comunemente chiamata "resistenza" o "testina". Quest'ultima è formata da una bobina di filo in lega speciale (Kanthal A1, SS316, Ni80, Ti ecc...) avvolta a spirale a del cotone, che al momento opportuno viene attraversata da una scarica elettrica a basso voltaggio.

Il materiale di cui è fatta la resistenza è una lega particolare, che per la sua costruzione viene impiegata per offrire un'alta conduzione di corrente. Questo permette alla lega di diventare calda e vaporizzare istantaneamente il liquido a contatto col cotone assorbente, nella maggior parte dei casi cotone organico.

In questo processo i liquidi per sigaretta elettronica immessi nel serbatoio del dispositivo fuoriescono in via aerea sotto forma di vapore.

Composizione dei liquidi da inalazione

I liquidi tradizionali per sigaretta elettronica sono composti in maniera bilanciata da Glicole Propilenico USP (PG), Glicerina Vegetale (VG) e Aromi. In alcuni casi, i liquidi includono anche una piccola percentuale di acqua bidistillata (priva di minerali e metalli).

Il Glicole Propilenico viene utilizzato nei liquidi per sigaretta elettronica per conservare al meglio l'aroma.

Esistono vari tipi di Glicole Propilenico o similari come il glicole dietilenico o dietilenglicole, un prodotto totalmente simile in costituzione al normale glicole propilenico, ma con la differenza che è risultato nocivo per la salute secondo molti test svolti in laboratorio. Al contrario, invece, il normale glicole propilenico è un composto assolutamente inerme nei confronti del nostro organismo e pertanto può essere assunto in qualsiasi stato senza alcun pericolo. Recenti studi confermano anche l'efficacia di inalazione del glicole propilenico come antisettico nei confronti di virus, batteri ecc.. 

A seconda delle loro percentuali, le due componenti PG e VG possono influenzare e modulare la quantità di vapore prodotto, il suo sapore e la sua persistenza. Il gusto in sé deriva invece da essenze concentrate di tipo alimentare, i famosi aromi per sigaretta elettronica, che addizionati alla miscela conferiscono sapori sopraffini alla svapata.

Quanti tipi di sigarette elettroniche esistono?

Ad oggi, la sigaretta elettronica non ha una forma standard e precisa, infatti se chiedessimo a 100 persone che non svapano di disegnare una sigaretta elettronica, probabilmente ci ritroveremmo di fronte a 100 raffigurazioni differenti. 

Esistono però varie tipologia di sigarette elettroniche:

• Pod Kit
• Kit All-In-One (AIO)
• Kit composti da Battery box mod e atomizzatore

Le pod sono caratterizzate da fattezze molto contenute, peso piuma e alta facilità di utilizzo, poiché nascono per fornire la massima comodità all’utente. Possono avere forma tubolare o rettangolare piatta, ma la loro peculiarità sta nel fatto che la camera di vaporizzazione è una cartuccia di plastica usa e getta, alla quale talvolta è legata una coil inseparabile (questa combinazione prende il nome di POD).

Allo stesso modo, le sigarette elettroniche all in one sono dotate di un atomizzatore proprietario (sempre usa e getta) che non può essere sostituito con altri, ma rispetto alle pod raggiungono livelli di potenza e dimensioni maggiori. Questi sistemi necessitano di apposite resistenze pre-fatte di forma cilindrica, in gergo chiamate head coil o testine di ricambio.

Per quanto riguarda i kit composti da box e atom, parliamo invece di sigarette elettroniche altamente personalizzabili, poiché le due parti che le compongono sono indipendenti l’una dall’altra e dotate di un attacco universale (510). In questo modo lo svapatore ha la possibilità di scegliere una qualsiasi big battery ed abbinarvi l’atomizzatore che preferisce, sia esso rigenerabile o non rigenerabile.

Atomizzatori rigenerabili e non rigenerabili: cosa sono e in che modo differiscono tra loro.

I classici dispositivi che si trovano in commercio sono sistemi non rigenerabili, in quanto una volta esaurita la durata di una resistenza, è necessario buttarla e provvedere alla sostituzione. 

Esistono però anche dei modelli di atomizzatore rigenerabile, nei quali la resistenza viene costruita artigianalmente con:

• Filo resistivo in lega apposita (Kanthal A1, SS316L, Ni80, Ti ecc..)
• Cotone organico apposito per sigarette elettroniche

Si tratta di sistemi adatti a svapatori più esperti e navigati, che armati di appositi attrezzi e soprattutto buona volontà, creano di propria mano la resistenza desiderata. In base al diametro interno della bobina, al materiale di cui è fatto il filo e al numero di spire realizzate, la coil avrà un valore resistivo diverso e restituirà, dunque, un vapore e una resa aromatica differente.

Esistono anche Sistemi alternativi ai tradizionali atomizzatori e batterie elettroniche:

• Sistemi bottom feeder (BF): in cui il serbatoio non è all’interno dell’atom ma nella box ed è necessario spremere quest'ultimo per far salire il liquido all'interno della camera di vaporizzazione.
• Tubi e box meccaniche: dispositivi senza sistema di regolazione del voltaggio, a scarica diretta. Consigliati ad esperti del mondo delle sigarette elettroniche, in quanto una cattiva gestione o mancata conoscenza può portare alla rottura del dispositivo o a possibili corti circuiti.
• Genesis: atom rigenerabili di vecchia concezione, in cui il cotone viene sostituito dalla mesh, un reticolo metallico a maglia fine che si arrotola su sé stesso e funge da assorbente per i liquidi svapo.

Ci sono tantissime possibilità di personalizzare l'esperienza di svapo, anche se la carta vincente per i neofiti resta sempre il kit AIO che necessita poca manutenzione e tanta soddisfazione.